Il Piano di intervento per l’occupazione della Regione Emilia Romagna Politiche attive del lavoro

IDEA – soggetto aggregato accreditato per i servizi al lavoro ha presentato la candidatura all’Invito della Regione Emilia Romagna volto ad individuare soggetti privati accreditati disponibili ad erogare prestazioni e misure di politica attiva del lavoro per l’attuazione del “Piano di intervento per l’occupazione” approvato in agosto 2017.

La Regione con una procedura di evidenza pubblica validerà un apposito elenco di soggetti che sarà consultabile presso i Centri per l’Impiego.

Le persone iscritte allo stato di disoccupazione potranno scegliere il soggetto accreditato a cui rivolgersi per usufruire delle Misure contenute nel proprio Patto di Servizio Personalizzato e intraprendere un percorso di ricerca attiva del lavoro.

Le misure prevedono servizi di consulenza orientativa, laboratori di orientamento, servizi di affiancamento nella ricerca di opportunità lavorative, promozione di tirocini, servizi di formalizzazione e certificazione delle competenze, incrocio domanda/offerta di lavoro, accompagnamento al fare impresa.

Al fine di uniformare i servizi nei diversi territori le sedi operative di IDEA si sono oggi incontrate per definire le procedure operative e gli strumenti più adeguati attraverso la condivisione di esperienze e conoscenze.

L’accreditamento per i servizi al lavoro in Lombardia Politiche attive del lavoro

In Lombardia il modello di erogazione dei servizi al lavoro è a canale unico e i soggetti pubblici e privati iscritti all’albo regionale degli operatori accreditati partecipano allo stesso titolo all’erogazione dei servizi.

I Centri per l’impiego Provinciali infatti offrono servizi al lavoro come i soggetti privati accedendo, dopo essersi accreditati, ai finanziamenti regionali per l’attuazione delle politiche del lavoro.

Solo alcune funzioni – prettamente amministrative –  restano assegnate in via esclusiva alle province mentre alla Regione spettano funzioni di programmazione, controllo e valutazione nonché di gestione delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione di ciascuna tipologia d’intervento.

Il modello lombardo prevede inoltre lo strumento del voucher per la remunerazione dei servizi erogati dagli enti accreditati.

I voucher vengono assegnati a specifiche categorie di soggetti e possono essere spesi tra gli operatori che hanno aderito a ciascun avviso.

Le aree di servizio previste sono: area 1 – servizi di base; area 2 – accoglienza e orientamento; area 3 – consolidamento competenze; area 4 – servizi per l’inserimento lavorativo; area 5 – altri interventi.

La procedura di accreditamento degli operatori pubblici e privati per i servizi al lavoro prevede la presentazione della domanda di iscrizione all’albo regionale con l’utilizzo di un modello di autocertificazione in cui il legale rappresentante dichiara il possesso dei requisiti necessari.

Dopo aver ricevuto il numero di iscrizione all’albo regionale, il richiedente può dare avvio all’attività di riferimento.

La direzione regionale competente può effettuare le opportune verifiche sia in relazione al possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di accreditamento sia in relazione alla corretta erogazione dei servizi al lavoro attraverso controlli documentali e controlli in loco.

 Alla procedura di accreditamento sono ammesse imprese, società ed enti dotati di riconoscimento giuridico, nonché i soggetti emanazione delle parti sociali o partecipati dalle medesime.

Per poter erogare servizi al lavoro l’operatore deve dotarsi di almeno due unità organizzative, ubicate in due diverse Province del territorio lombardo.

Tale requisito non si applica alle Province, ai Comuni, alle Università ed altri Enti pubblici, agli operatori di emanazione delle parti sociali e loro partecipate.

I locali delle unità organizzative e delle sedi in cui il servizio viene erogato devono essere conformi alla normativa in materia di igiene e sicurezza e alla normativa in materia di accessibilità ai diversamente abili.

Ogni unità organizzativa deve essere dotata di strumenti e postazioni informatiche a disposizione sia degli operatori che dell’utenza, nonché di attrezzature d’ufficio, collegamenti telematici e specifica dotazione software per la gestione del servizio.

I servizi al lavoro devono essere erogati esclusivamente presso le sedi accreditate in disponibilità dello stesso soggetto accreditato.

Sono sei le figure professionali contemplate dalla disciplina dell’accreditamento:

  1. responsabile dell’unità organizzativa
  2. addetto all’accoglienza ed informazione degli utenti
  3. tutor
  4. responsabile della certificazione delle competenze
  5. assessor
  6. supporto dell’inserimento lavorativo dei disabili

Le prime tre figure sono sempre richieste a prescindere dal tipo di servizio erogato mentre le altre solo nel caso di erogazione di servizi particolari:

 

L’ACCREDITAMENTO PER I SERVIZI AL LAVORO IN PIEMONTE Politiche attive del lavoro

 

Il sistema di accreditamento piemontese, è mirato, in un’ottica di cooperazione, a costruire una rete capillare di soggetti pubblici e privati, all’ interno della quale l’utente può ottenere la prestazione di alcuni servizi fondamentali.

Il sistema assume pertanto un carattere misto pubblico-privato, con prestazioni ordinarie garantite da tutti i punti della rete e prestazioni dipendenti dalla programmazione regionale.

Gli operatori pubblici e privati accreditati hanno l’obbligo di erogare a tutti i soggetti che ne facciano richiesta, anche in assenza di finanziamento, i servizi di informazione ed accoglienza, così come descritti nel Repertorio degli standard dei servizi regionali per il lavoro

Tutti gli altri servizi possono invece essere erogati, mediante l’utilizzo di risorse pubbliche, esclusivamente in attuazione degli atti di programmazione regionale e/o dei piani provinciali.

Essi costituiscono infatti attività di Politica attiva del lavoro conseguenti la firma del Patto di Servizio e devono essere collegati a specifiche misure di programmazione regionale o provinciale.

In tale ambito va evidenziata l’adozione, da parte della Regione e delle Province, del cd. “Buono servizi”, il quale, rilasciato dai Centri per l’Impiego a favore di determinate categorie di soggetti, dà diritto ad usufruire sul territorio regionale di specifici servizi al lavoro e, ove ne ricorrano i presupposti, anche ad una indennità di partecipazione ai servizi di politica attiva.

La domanda di accreditamento ai servizi al lavoro può essere presentata da: soggetti autorizzati ai sensi dell’art. 4 e ss. del D. Lgs. n. 276/2003 e s.m.i.; società di persone e di capitali e consorzi di imprese; cooperative e consorzi di cooperative; associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro; Patronati, Enti bilaterali, Comitati, Fondazioni, Associazioni ed enti senza fini di lucro che hanno per oggetto: la tutela del lavoro; l’assistenza e la promozione delle attività imprenditoriali; la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi e di alternanza; la tutela della disabilità.

Indipendentemente dalle finalità statutarie possono accreditarsi anche Comuni singoli o associati, Camere di Commercio, Università ed Istituti di istruzione secondaria superiore pubblici e paritari, Consorzi e Fondazioni universitarie.

Sono due le aree di servizio in relazione alla tipologia di destinatario per cui è possibile accreditarsi:

1. Servizi alle persone: Informazione, Accoglienza – primo filtro e/o presa in carico, Orientamento professionale, Consulenza orientativa, Accompagnamento al lavoro, Incrocio domanda/offerta di lavoro.

2. Servizi ai datori di lavoro: Promozione e Scouting, Informazione e accesso ai servizi, Consulenza, Incontro domanda/offerta di lavoro.

La procedura di accreditamento si articola in una prima fase di istruttoria della domanda di accreditamento e in una seconda di verifica e controllo.

L’accreditamento è rilasciato agli operatori in possesso dei requisiti riconducibili a caratteristiche giuridiche ed economico-finanziarie, capacità logistiche, competenze professionali, esperienze maturate nel contesto di riferimento.

 

Il sistema di accreditamento per il lavoro della Provincia Autonoma di Trento Politiche attive del lavoro

Il modello di accreditamento della Provincia Autonoma di Trento è ispirato al principio di sussidiarietà orizzontale e prevede una stretta integrazione tra i servizi offerti dalla Provincia e quelli degli operatori pubblici e privati.

Ambiti prioritari di intervento sono la valorizzazione della rete dei servizi per il lavoro, il potenziamento di politiche attive personalizzate e intensive con riferimento ai modelli nord europei, il sostegno dell’occupazione dei giovani e dell’occupazione femminile.

L’accreditamento costituisce titolo di legittimazione ad erogare servizi per il lavoro anche mediante l’utilizzo di risorse pubbliche.

I servizi per il lavoro si articolano in servizi generali e specialistici per il cittadino, servizi specialistici per i datori di lavoro, servizi di preselezione dei lavoratori e incrocio domanda e offerta di lavoro.

Il quadro delle aree, dei servizi e delle attività oggetto di accreditamento fa riferimento a un Repertorio di standard minimi con l’obiettivo di dotare il territorio provinciale di standard comuni a tutta la rete dei soggetti pubblico/privati per l’erogazione dei servizi per il lavoro e supportare l’attività di monitoraggio e valutazione relativa all’ andamento dei programmi di intervento e al raggiungimento dei risultati attesi.

Per ciascun servizio sono descritte finalità, attività, modalità, durata, output, competenze professionali specifiche necessariamente possedute dal soggetto accreditato per potere svolgere il servizio.

Per ottenere l’accreditamento tutti i soggetti già titolari di autorizzazione nazionale devono essere quindi avere specifici requisiti strutturali e professionali oltre alla presenza di almeno una sede ubicata sul territorio provinciale.

Dovrà inoltre essere assicurato un sistema di contabilità che consenta di individuare il valore delle entrate e delle spese riferite alle attività gestite con risorse provinciali.

Tre le figure professionali previste: il Responsabile Organizzativo, garante del presidio funzionale dei processi di direzione, l’Operatore dei Servizi di base che si occupa dei servizi generali per il cittadino e l’Operatore dei Servizi specialistici: che svolge attività di consulenza specializzata a cittadini e datori di lavoro.

 

Tirocinio per AREA AMMINISTRAZIONE Tirocini formativi

Confederazione Servizi Formativi è alla ricerca per un ente della rete di un/una tirocinante da inserire nell’AREA AMMINISTRAZIONE.

Il/la tirocinante, in affiancamento a personale esperto, acquisirà competenze relative alla  gestione amministrativa–fiscale dei servizi formativi ivi compresa la rendicontazione delle attività a finanziamento pubblico.

Al termine del tirocinio verranno formalizzate le competenze acquisite tramite il servizio SRFC e rilasciata al/alla tirocinante l’attestato regionale “Scheda Capacità e Conoscenze”.

Requisiti richiesti: Diploma di ragioneria o Laurea in discipline economiche (anche breve); buona padronanza pacchetto office.

Caratteristiche personali: motivazione al lavoro e alla crescita professionale, attitudine al problem-solving e al lavoro di gruppo; capacità relazionali ed organizzative; precisione e affidabilità.

Sede del tirocinio: Bologna

Per sottoporre la propria candidatura è sufficiente inviare il proprio cv (con foto e con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali conforme al Decreto Legislativo 196/2003) e lettera di presentazione/descrizione della propria candidatura all’indirizzo: info@federazioneserviziformativi.it

Tirocinio per AREA FORMAZIONE Tirocini Formativi

Confederazione Servizi Formativi, ente nazionale ex Legge 40/1987,  ricerca una risorsa da inserire in tirocinio formativo presso la propria sede operativa di Bologna nell’Area Formazione.

Il/La tirocinante, in affiancamento a personale esperto, acquisirà competenze relative  alla progettazione, coordinamento e gestione di servizi formativi.

Al termine del tirocinio le competenze acquisite verranno formalizzate tramite il servizio SRFC della Regione Emilia Romagna e rilasciata al/alla tirocinante l’attestato regionale “Scheda Capacità e Conoscenze”.

Requisiti richiesti:

Laurea in Discipline Umanistiche/Sociali e/o attinenti all’ ambito formativo/educativo

Per sottoporre la propria candidatura è sufficiente inviare il proprio cv (con foto e con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali conforme al Decreto Legislativo 196/2003) e lettera di presentazione/descrizione della propria candidatura all’indirizzo: info@federazioneserviziformativi.it

 

Il sistema di accreditamento per il lavoro della Regione Veneto

Il sistema regionale di accreditamento ai servizi per il lavoro della Regione Veneto è centrato sulla cooperazione tra operatori pubblici e privati autorizzati o accreditati per l’incontro fra domande e offerte di lavoro di cittadini e imprese sul territorio regionale.

I Centri per l’impiego provinciali  hanno riservate le funzioni di accertamento dello stato di disoccupazione, collocamento mirato dei disabili, avviamenti a selezione e offrono un servizio di prima accoglienza, orientamento, informazioni relative al mondo del lavoro e  opportunità di impiego a giovani, lavoratori, cassaintegrati, disoccupati e persone diversamente abili.

Le richieste di lavoratori e imprese sono inserite nel SIL, Sistema Informativo Lavoro, che tiene in rete gli oltre 40 Centri.

In aggiunta a questi servizi pubblici la Regione, attraverso il sistema di accreditamento per il lavoro e per la formazione ha ampliato la rete dei soggetti deputati ad erogare politiche del lavoro.

Sono enti di formazione, agenzie per il lavoro, associazioni sindacali e di categoria, aziende sanitarie, cooperative sociali, istituti scolastici.

Gli operatori accreditati possono erogare sul territorio tutti i servizi per il lavoro che siano riconducibili alle seguenti tre aree di prestazione:

a) informazione e accesso al sistema dei servizi al lavoro della Regione Veneto;

b) mediazione per l’incontro domanda e offerta di lavoro e formazione professionale;

c) progetto individuale e misure di accompagnamento al lavoro.

Le modalità di raccordo pubblico-privato vengono indicate in apposite convenzioni nel rispetto della programmazione regionale e provinciale in materia.

Le domande di accreditamento ai servizi per il lavoro vengono gestite attraverso un apposito servizio telematico. La procedura prevede, dopo la presentazione telematica della domanda da parte dell’operatore, una fase di controlli per il rilascio o meno da parte della regione del provvedimento di accreditamento.

Presso ciascuna sede operativa accreditata per l’erogazione dei servizi al lavoro è prevista la presenza di due figure professionali: il responsabile e l’operatore del Mercato del Lavoro locale – operatore MdLl- con specifiche competenze, abilità e conoscenze.

La Regione Veneto ha inoltre istituito l’albo regionale dei soggetti autorizzati a operare nel mercato del lavoro regionale.

Oltre al Ministero del Lavoro, anche la Regione infatti autorizza agenzie per il lavoro operanti nel territorio Veneto in possesso dei requisiti minimi giuridici, finanziari, strutturali e professionali per le attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale.

Accreditamento Area 2 Servizi al Lavoro Regione Emilia Romagna Politiche attive del lavoro

      

Con l’accreditamento per i servizi al lavoro i soggetti privati dell’Emilia Romagna fanno parte, assieme ai soggetti pubblici, della Rete Attiva per il Lavoro per dare servizi a chi cerca e offre lavoro.

Oltre all’Area 1 di accreditamento relativa alle prestazioni standard per le persone e i datori di lavoro la Regione ha previsto, in coerenza con la legge 14 del 2015, una area specifica – l’Area 2 – per le prestazioni rivolte all’inserimento lavorativo e all’inclusione delle persone fragili e vulnerabili.

La normativa regionale fissa requisiti generali e specifici che i soggetti privati già autorizzati all’attività di intermediazione nazionale o regionale devono possedere.

Tra questi il possesso di almeno una sede operativa per ogni ambito distrettuale dell’Emilia Romagna in cui intendono accreditarsi e dove risulti attivato un sistema stabile di relazioni con le aziende, con gli altri soggetti del territorio quali scuole, università, enti di formazione, comuni, ecc. e con le strutture pubbliche che operano nel sociale e nel sanitario.

Deve anche essere assicurato per le persone fragili e vulnerabili un servizio di orientamento tramite un esperto con competenza specialistica certificata dalla Regione.

Il servizio è funzionale  alla costruzione di un percorso di riattivazione per le persone in stretto raccordo con le misure sociali e sanitarie definite nel “Programma personalizzato di intervento” previsto dalla L.R.14/2015 e che costituiscono l’oggetto del Patto di Servizio ai sensi del D.Lgs. 150/2015.

Per le persone che si trovano in particolari situazioni di difficoltà viene infatti definito un programma integrato di azioni per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale cui partecipano operatori dei servizi per il lavoro, del sociale e della sanità.

Sulla base di tale programma le persone vengono indirizzate al soggetto accreditato selezionato tramite avvisi pubblici e competente a livello territoriale.

A questo proposito i soggetti privati accreditati per l’Area 2 hanno di recente partecipato all’Invito regionale per la presentazione di azioni e di interventi finanziati finalizzati all’inserimento al lavoro, l’inclusione sociale e l’autonomia attraverso il lavoro delle persone fragili e vulnerabili

Sono attualmente in corso di attivazione le operazioni approvate nei singoli ambiti distrettuali.

I soggetti accreditati in raccordo con gli operatori del sociale e della sanità – equipe multi professionale – realizzeranno le azioni di politica attiva previste riferite alle aree indicate nell’Invito: orientamento, laboratori formativi di orientamento specialistico per la ricerca attiva del lavoro, accompagnamento al lavoro, sostegno nei contesti formativi e nei contesti lavorativi.

 

Rete Federazione Regionale Servizi Formativi Emilia Romagna Politiche attive

 

La Rete Federazione Regionale Servizi Formativi Emilia Romagna – articolazione territoriale della Confederazione Servizi Formativi– promuove e attiva nel territorio servizi per chi cerca lavoro.

Composta da IDEA, ENFAP EMILIA ROMAGNA, C. di F.P. FONDAZIONE ALBERTO SIMONINI, ZENIT Srl, WARRANTRAINING Srl,  fa parte della “Rete attiva per il lavoro” dell’Emilia Romagna così come stabilito nel Patto per il Lavoro.

In via integrativa e non sostitutiva dei servizi pubblici, collabora con i Centri per l’Impiego per completare la gamma, migliorare la qualità ed ampliare la diffusione dei servizi per il lavoro a favore di cittadini ed imprese.

La Rete, essendo in grado di fornire una offerta completa e stabile di servizi acquisibili, accessibili e appropriati alle esigenze degli utenti,  è accreditata dalla Regione nell’Area 1 per  prestazioni  rivolte sia alle persone che ai datori di lavoro.

Le sedi operative sono collocate a Bologna, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Ravenna e Modena, territori dove gli enti hanno creato rapporti stabili e consolidati con imprese, soggetti pubblici e privati.

I  servizi offerti alle persone vanno dalla erogazione di informazioni all’orientamento di primo e secondo livello, all’accompagnamento al lavoro e alla formazione, alla formalizzazione e certificazione delle competenze.

A questi si aggiungono servizi specifici per le imprese di consulenza e sostegno alla soddisfazione del fabbisogno professionale, incontro domanda/offerta di lavoro, supporto nella gestione delle comunicazioni e delle assunzioni obbligatorie.

Già operativi nei diversi contesti, gli enti condividono in specifici incontri di lavoro modalità, procedure e strumenti valorizzando al meglio le singole esperienze e professionalità  per rispondere, in una logica di rete,  a più bisogni nei diversi fronti.

Scopo della rete è infatti quello di condividere risorse e conoscenze e accrescere così, individualmente e collettivamente, la capacità innovativa e la qualità dell’offerta.

Nello specifico è quello di dare concrete possibilità e opportunità di lavoro alle persone che lo richiedono con azioni di politiche attive che aumentino l’occupazione e incrementino la produttività delle imprese.

L’accreditamento per i servizi al lavoro

L’accesso dei soggetti privati alla gestione dei servizi al lavoro pubblici viene disciplinato dall’istituto dell’accreditamento.

Introdotto dal D.Lgs. n. 276/2003 – il cd Decreto Biagi – e modificato dal D.Lgs. 150/2015 per il riordino della normativa in materia di politiche attive e di servizi per il lavoro, l’accreditamento è il provvedimento mediante il quale le Regioni riconoscono ad un Operatore, pubblico e privato, l’idoneità ad erogare i servizi al lavoro negli ambiti regionali di riferimento e a partecipare alla rete dei servizi per il mercato del lavoro.

L’accreditamento regolamenta quindi l’erogazione dei servizi al lavoro realizzata mediante una azione di cooperazione tra operatori pubblici e operatori privati.

I diversi sistemi di accreditamento regionale si distinguono per l’ampiezza di attività che possono essere erogate dagli operatori accreditati e per le prestazioni riservate esclusivamente alle strutture pubbliche dei Centri per l’Impiego.

Sono due i modelli che emergono nelle Regioni in cui attualmente l’accreditamento è operativo: un modello paritario a canale unico e un modello complementare a doppio canale.

Il primo modello, adottato dalla sola regione Lombardia è caratterizzato dalla presenza di un quasi mercato di offerta del servizio pubblico e prevede che i CPI provinciali debbano anch’essi dotarsi dell’accreditamento e gareggiare in posizione paritaria con gli altri erogatori accreditati.

Il modello complementare a doppio canale, adottato dalle altre regioni, prevede invece l’intervento di operatori accreditati selezionati che vanno ad integrare l’offerta dei Centri per l’Impiego pubblici che non hanno l’obbligo di accreditarsi e svolgono le attività propedeutiche all’accesso dell’utente al mercato dell’intermediazione.

In generale le attività affidate dalle Regioni agli operatori accreditati sono riconducibili a tre macro categorie: servizi per l’orientamento al lavoro, servizi formativi, servizi per l’intermediazione tra domanda e offerta mentre i Centri per l’Impiego svolgono attività di tipo amministrativo tra cui la certificazione dello stato di disoccupazione e la verifica della disponibilità al lavoro per l’applicazione della condizionalità.

Possono richiedere l’accreditamento le Agenzie per il lavoro – di cui all’art. 4 e all’art. 6 del D.lgs. 276/2003-  che, in qualità di operatori autorizzati del mercato del lavoro, svolgono la funzione di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.

Accanto a queste due tipologie di soggetti, diversi modelli regionali individuano ulteriori soggetti accreditabili come società di capitali, associazioni, società cooperative, enti pubblici ecc.

Per l’accreditamento sono prevalentemente richiesti requisiti giuridico/finanziari, strutturali/infrastrutturali e professionali. A questi alcune regioni aggiungono anche requisiti attestanti le relazioni con il territorio e requisiti di efficacia e di efficienza nelle attività realizzate.

Oltre ai regimi di accreditamento regionali, il D.Lgs. 150/2015, riconosce alle Agenzie per il lavoro già autorizzate la facoltà di richiedere all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro – Anpal l’accreditamento ai servizi per il lavoro su tutto il territorio nazionale.

Tutti i soggetti accreditati a livello nazionale e regionale sono iscritti Albo Nazionale istituito dall’Anpal dei soggetti accreditati a svolgere funzioni e compiti in materia di politiche attive del  lavoro.